Assaggiando il Parmigiano Reggiano avrai sicuramente notato dei piccoli puntini bianchi nella pasta del formaggio. Spesso ci si chiede cosa siano: molti pensano a cristalli di sale o addirittura a un difetto. In realtà, quei puntini sono cristalli di tirosina, un amminoacido che si presenta naturalmente durante la lunga stagionatura.
Questo particolare aminoacido, che deriva dalla degradazione naturale delle proteine, è dunque la prova tangibile del tempo e della pazienza che dedichiamo a ogni forma. Più il Parmigiano Reggiano matura, più questi cristalli si moltiplicano, fino a ricoprire la pasta nelle stagionature più importanti, come quelle di 120 mesi.
Oltre a essere un segno di qualità, la tirosina regala al formaggio una piacevole croccantezza, che arricchisce l’esperienza di degustazione e rende ogni assaggio unico.
Un valore che unisce gusto e benessere
La tirosina non è solo un elemento distintivo del Parmigiano Reggiano, ma contribuisce anche al nostro benessere. È infatti coinvolta nella produzione di neurotrasmettitori come la dopamina e la noradrenalina, che influenzano positivamente l’umore e la concentrazione.
In altre parole, quei piccoli cristalli raccontano la storia di un formaggio genuino che contribuisce al sostegno al nostro equilibrio quotidiano.
La prossima volta che assaggerete il nostro Parmigiano Reggiano e sentirete quei granelli sotto i denti, ricordate: sono i cristalli di tirosina, la firma della stagionatura perfetta e della qualità artigianale. Un piccolo dettaglio che racchiude tutta la storia e l’amore per il nostro lavoro.

